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La Squilla di Lanciano

Redazione

L'Italia è un paese che ha saputo mantenere vivissime le tradizioni più antiche e questo avviene soprattutto nei piccoli borghi come Lanciano, in Abruzzo, dove a Natale si ripete da più di 500 anni il rito della Squilla.
Lanciano è un borgo medioevale della provincia di Chieti, situato nel cuore della Val di Sangro, proprio alle falde della Maiella.
Da 5 secoli in questa cittadina, che la leggenda vuole sia stata fondata nel 1179 a.C. dal troiano Solima, si svolge il rito della Squilla.

Tutto nasce nell'anno 1588 quando il pio arcivescovo Tasso decide di percorrere a piedi, nel giorno del 23 dicembre, il percorso tra la sua casa nel centro di Lanciano e la chiesa dell'Iconicella: durante tutti i 3 Km le chiese del borgo non hanno mai smesso di suonare, per omaggiare questo atto che voleva simboleggiare il viaggio dei pastori verso la santa grotta di Betlemme.

Ancora oggi va in scena la Squilla, con i fedeli che ogni 23 dicembre si riuniscono in Piazza Plebiscito e, quando la campana della Torre Civica suona le ore 18:00, iniziano il loro cammino verso l'Iconicella, con tutte le chiese di Lanciano che suonano le loro campane.
Dopo 1 oretta tutti tornano nel focolare delle loro case, dove omaggiano il capofamiglia, si scambiano doni e accendono il cosiddetto Tecchio: si tratta di un grosso pezzo di legno che deve ardere nel camino fino al giorno dell'Epifania.
In pratica a Lanciano il rituale scambio dei doni avviene la sera del 23 dicembre, in memoria di una tradizione tanto antica quanto affascinante.