Mariano Goglia: Lo Scultore dell'Anima che Trasforma la Valle Vitulanese in Museo a Cielo Aperto
Redazione
Raccontare il territorio attraverso l'eccellenza artigiana
Valorizzare il Made in Italy significa raccontare storie autentiche di arte, passione e tradizione, portando alla luce le eccellenze che rendono unico il nostro territorio. Il nostro impegno è dare voce ad artigiani, artisti e maestri che, con il loro talento, custodiscono e rinnovano il patrimonio culturale italiano, trasformandolo in un'eredità viva e contemporanea..
La Valle Vitulanese, cuore pulsante del Sannio, rappresenta uno scrigno di creatività e saper fare, dove la materia diventa espressione d'identità e la manualità diventa arte. È qui che nasce il racconto dedicato a Mariano Goglia, uno scultore capace di trasformare la pietra in emozione, e di rendere la sua terra un museo a cielo aperto.
Con iniziative come questa vogliamo accompagnare il lettore in un viaggio tra le eccellenze artigiane e artistiche, facendo emergere il valore profondo di un Made in Italy che non è soltanto estetica, ma cultura, radici e futuro.
A Vitulano, tra i vicoli che conducono alla Cappella dei Nobili, si respira arte. Un'arte che nasce dalla terra, dal marmo rosso che ha reso celebre questo angolo di Sannio, e dalle mani sapienti di un maestro che da oltre trent'anni dialoga con la pietra.
Mariano Goglia, classe 1948, non è solo uno scultore. È un custode di memoria, un narratore silenzioso che attraverso lo scalpello racconta storie di donne mediterranee, di miti antichi, di un territorio che pulsa di bellezza nascosta. E lo fa con quella passione che solo chi ama profondamente la propria terra può avere.
Un Percorso d'Arte che Trasforma il Territorio
Incontrarlo nel suo atelier è un'esperienza che va oltre la semplice visita. Il "Percorso d'Arte" che conduce alla Cappella dei Nobili in Piazza SS. Trinità è un viaggio emozionale: oltre settanta opere monumentali costellano la strada, trasformando Vitulano in un museo diffuso dove il marmo del Vanvitelli torna a splendere sotto una luce nuova. Non si tratta di un punto di passaggio, ma di un luogo di ritrovo, di scambio, di crescita culturale profondamente legato all'identità della Valle Vitulanese.
Dal 2013 Goglia ha dato vita a questa straordinaria mostra permanente, cambiando il volto del paese e creando uno spazio dove l'arte diventa patrimonio condiviso, esperienza collettiva, occasione di dialogo tra generazioni.
Il Maestro della Materia
Il marmo rosso di Vitulano è la sua firma, ma Goglia non si limita a un solo materiale. Legno, terracotta, pietra di Padula, pietra di Cusano, pietra leccese: ogni materia viene plasmata con quella "finezza della mano e leggerezza del martello" che caratterizza il suo tocco. Le sue sculture non sono semplici forme: sono anime che pulsano, figure femminili dalla bellezza mediterranea che emanano energia, vita, desiderio.
"L'oblio dell'anima", una delle sue ultime creazioni, racchiude quella capacità unica di suscitare meraviglia: chi osserva le sue opere rimane attratto, estasiato, coinvolto in un dialogo visivo che va oltre la materia.
Ambasciatore del Sannio nel Mondo
La sua arte ha varcato i confini del territorio, portando il marmo vitulanese in Spagna, Francia, Scozia, Polonia, Stati Uniti e Canada. Ha partecipato a simposi internazionali, esposto al Castello Estense di Ferrara, alla FAO di Roma, al Maschio Angioino di Napoli, a Chicago. I riconoscimenti si sono susseguiti: nel 2016 il Premio della Critica "Arco di Traiano" a Benevento, premi in diversi simposi internazionali, fino alla recente installazione di tre sue sculture nel centro storico di Monte Cicereale.
Eppure, nonostante i successi internazionali, Goglia non ha mai dimenticato le sue radici, mantenendo vivo il legame indissolubile con la sua terra.
I Trofei della Valle: Quando lo Sport Diventa Arte
Il progetto dei Trofei della Valle rappresenta perfettamente la sua visione: trasformare il riconoscimento sportivo in opera d'arte, utilizzando il Perlato di Cautano e il Rosso di Vitulano per creare simboli che parlano del territorio. Una pallavolista in salto, un calciatore dall'espressione fiera coronato d'alloro: non semplici premi, ma racconti scultorei che uniscono sei comuni in un'unica narrazione di sport, cultura e identità condivisa.
Un Maestro che Guarda al Futuro
Ma c'è un aspetto che rende Goglia ancora più prezioso: la sua volontà di trasmettere. In un'epoca in cui le antiche arti rischiano di scomparire, lui lavora per coinvolgere i giovani, per far scoprire loro la bellezza del dialogo con la materia, per valorizzare le risorse autentiche del territorio: il legno, il marmo, le pietre.
La Valle Vitulanese, grazie a lui, non è solo un luogo geografico. È diventata uno spazio di bellezza condivisa, dove l'arte non sta chiusa nei musei ma vive per strada, si incontra camminando, si respira nell'aria. Un luogo dove la tradizione scultorea si intreccia con la contemporaneità, dove il gesto antico dello scalpello continua a dare forma ai sogni.
E dove un maestro, con la polvere di marmo ancora sulle mani, continua a credere che dalla pietra possa nascere l'anima.
La mostra permanente è visitabile percorrendo la strada che conduce alla Cappella dei Nobili in Piazza SS. Trinità a Vitulano. Un itinerario che è già di per sé un'opera d'arte.
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