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I canederli

Redazione

Quando si pensa alle delizie del Trentino Alto Adige, dove l'enogastronomia si esprime a livelli altissimi, non si può non pensare in realtà a un piatto semplice, ma molto gustoso, i canederli, che raccontano l'ingegno delle tradizioni culinarie povere, in grado di valorizzare ingredienti economici, evitando gli sprechi di cibo.

Il protagonista indiscusso di quest'iconica pietanza del Trentino Alto Adige è infatti il pane raffermo, che viene riutilizzato per formare deliziose palline, di dimensioni varie, e accompagnato ad altri ingredienti tipici del luogo, come lo speck e gli spinaci. Oltre al pane raffermo, utilizzato in piccoli cubetti e non grattugiato, l'impasto si compone di latte, uova e prezzemolo. Un impasto di pochi elementi ma genuini viene poi sapientemente modellato in palle di un diametro variabile, dai tre ai centimetri.

La cottura avviene in acqua bollente salata, oppure in brodo vegetale o di carne, a seconda dell'ingrediente principale dei canederli. Per un gusto in purezza e autentico, i canederli vengono serviti con il loro brodo fumante, arricchito di erba cipollina tritata, ma i più gourmet non resistono alla versione con il burro fuso e abbondante formaggio grattugiato che si fonde sul canederlo.

In alcuni casi è possibile assaggiare anche canederli che al posto del pane raffermo impiegano polenta di grano saraceno oppure formaggio, così come deliziose versioni dolci, particolarmente con l'albicocca, frutto tipico del Trentino Alto Adige.