Come ogni regione, anche l'Abruzzo custodisce un patrimonio culturale importantissimo di cui entra a far parte di diritto uno dei suoi simboli principali, in particolare di Sulmona: i confetti.
Questo prodotto artigianale, decantato da Boccaccio e amate dall'imperatore Tiberio, non sono solo un gustoso finger food dolce ma anche un elemento a cui sono legati riti e tradizioni. Si tratta di mandorle ricoperte da un vestito di zucchero e la loro preparazione non include assolutamente l'utilizzo di farine o altri addensanti. Oggi i confetti accompagnano le bomboniere in occasione di festività come battesimi o matrimoni: una tradizione questa rispettata sin dall'epoca romana dalle più abbienti famiglie patrizie, anche se le mandorle erano ricoperte non da zucchero ma da una pasta di miele e farina.
La tradizione vuole ad esempio che si utilizzino confetti rosa o celesti per i battesimi, rossi per le lauree e bianchi per il giorno del matrimonio. Durante le nozze si lanciano i confetti in aria all'uscita degli sposi dalla chiesa ma a Campo di Giove c'è una tradizione ben più antica: sono i genitori degli sposi a lanciare dalla finestra confetti e monetine come buon augurio, per poi essere imitati dagli sposi dopo la celebrazione del rito.
A Sulmona la tradizione dei confetti risale al '400 e fu nel Monastero di Santa Chiara a svilupparsi maggiormente, dove si producevano confetti per creare composizioni floreali, rosari o spighe. Sempre a Sulmona è possibile visitare il "Museo dell'Arte e della Tecnologia del Confetto" presso la storica Fabbrica Mario Pelino nata nel 1783.
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